Teatro PatchWorld il 27 maggio 2011 a Cernusco

ColorEsperanza ha coordinato quest’anno un progetto di educazione allo sviluppo a Cernusco che ha visto coinvolte le scuole media, una classe dell’ITSOS, gli Scuot CNGEI e l’associazione EticoMondo.

Siamo ora alla fine della prima parte del progetto, mentre i più grandi continueranno fino al viaggio in Repubblica Dominicana e Haiti di questa estate.

Venerdì 27 maggio, ore 21.00, presso l’Auditorium Maggioni, via don Milani, Cernusco sul Naviglio ci sarà lo spettacolo che raccoglie le idee e le suggestioni rielaborate dai ragazzi.

Una classe dell’ITSOS presenterà un lavoro sul consumo critico nel campo della moda, oltre 40 ragazzi delle medie si esibiranno in uno spettacolo teatrale che racconta le culture incontrate durante il progetto, mentre i ragazzi scout uniranno musiche e racconti per dare anche la loro testimonianza.

Tutti invitati.

Lo spettacolo è inserito nella IV Festa delle Culture. Ecco il programma completo:

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“Haiti: l’isola che non c’era” e molto altro domenica 15 maggio a Milano

Last in collaborazione con l’Associazione ColorEsperanza presenta l’evento culturale
APERITIVO IN PROSA
presentazione del libro “Haiti l’isola che non c’era”
15 MAGGIO dalle ore 18:00, via Graziano Imperatore, 40 (ingresso da via Bianchi d’Espinosa), MILANO
ingresso gratuito

PROGRAMMA

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Corso di formazione “Associazionismo migrante”

Il corso si svolge nell’ambito dell’iniziativa HISPANIOLA, progetto di sviluppo e cooperazione internazionale Italia – Repubblica Dominicana – Haiti, promosso da Associazione ColorEsperanza, in partnership con Oné Respe (ONG dominicana), Consolato della Repubblica Dominicana a Milano, Dona Un Sorriso Onlus, con la partecipazione di Anacaona, Associazione di donne dominicane a Milano e il contributo di Fondazione Cariplo.

Il progetto Hispaniola interviene in Repubblica Dominicana, nei contesti più marginali alla periferia delle principali città, e ad Haiti. In Italia si punta all’informazione e sensibilizzazione di giovani e famiglie sulla realtà dominico-­‐haitiana e alla promozione del protagonismo degli immigrati dominicani e latinoamericani a Milano.

Obiettivi del corso:

  • promuovere il protagonismo e la capacità di autorganizzazione degli immigrati,
  • favorire lo sviluppo dell’associazionismo di immigrati dominicani e latino-­‐americani,
  • con particolare attenzione alle donne

A chi si rivolge:

  • gruppi e associazioni di immigrati dominicani e latino-­‐americani di Milano e Provincia.

Durata:

  • 3 incontri (2 incontri di 3 ore e 1 incontro di 2 ore), per un totale di 8 ore.

Al corso è collegato un percorso di consulenza gratuita in forma di tutoraggio personalizzato,
per approfondire i temi e fornire indicazioni pratiche

Metodologia: si basa sulla didattica interattiva e l’alternanza di interventi frontali di esperti con momenti di auto-formazione, in cui i gruppi migranti coinvolti possano scambiare esperienze e svolgere un ruolo attivo

Sede: il corso si svolgerà presso la sede del Consolato della Repubblica Dominicana a Milano,
C.so Buenos Aires 64.

Scarica il volantino e il programma del corso.

Ad Haiti, in viaggio su un carro bestiame

Giulia Giudici, autrice di un capitolo del libro Haiti: l’isola che non c’era, ci ha inviato il racconto di come ci si può sentire ad essere giovani donne bianche alle prese con il trasporto pubblico haitiano.

A/R IN UN CARRO BESTIAME

Lo stupore è una sensazione che per antonomasia nasce spontaneamente. Beh, purtroppo o per fortuna, mi scopro sempre più spesso a sforzarmi di stupirmi! Perché è impensabile che la mia cultura, la mia formazione, la mia disciplina europee, abituate a circostanze e situazione corollate dal rigore del buon senso e del viver comune, possano rimanere indifferenti davanti a scenari che riportano alla memoria, tutt’altro che in rari casi, usanze, senza offese, primitive!

Sicuramente, questa dell’abbandono dei pregiudizi, è una delle tappe prefissate che il cooperante deve superare prima di potersi guadagnare l’appellativo di “cittadino del mondo”. Ma, nel mio caso, non ho mai corso troppo, lungo il mio cammino, e non ho mai bruciato le tappe senza che questo implicasse un grande impiego di energia e fatica! Credo, quindi che il fatto di riuscire a sopportare situazioni a volte estreme, secondo i canoni della società a cui appartengo, sia reso possibile dall’attrazione per l’altro, il diverso…l’esotico, che sempre mi ha affascinato ed accompagnato durante i miei viaggi.

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