Attività post terremoto a Wanament, frontiera nord di Haiti

Di seguito riportaiamo un resoconto delle attività messe in atto dalle suore Juanistas di Wanament, cittadina che si trova a nord di Haiti al confine con la Repubblica Dominicana. ColorEsperanza ha appoggiato l’attività delle suore attraverso la parrocchia di Dajabon finanziando l’acquisto di materiale utilizzato per la ristrutturazione di un orfanitrofio a Wanament.

Durante il viaggio estivo i volontari di ColorEsperanza visiteranno queste realtà.

Dal giorno del terremoto le attività e azioni delle suore sono state indirizzate alla popolazione sfollata per il terremoto da Port au Prince. Le suore si sono unite per gli interventi, ad una gruppo di organizzazioni dominico-haitiane (Puente de Ayuda Binacional Zona Norte) di cui fanno parte anche le istituzioni di Dajabon e Wanament. Dal 20 gennaio invece, si sono unite all’azione di un Comitato Diocesano che include 25 parrocchie della zona a nord est di Haiti. Ecco le attività in cui si sono concretamente impegnate.

* Commissione assistenza sanitaria

  • cure mediche a 758 ricoverati nell’ospedale di Wanament
  • appoggio alle équipe mediche dell’ospedale
  • allestimento sale mediche per accogliere i nuovi pazienti
  • reperimento medicinali
  • visite a domicilio
  • trasferimento di 40 pazienti in ospedali della Repubblica Dominicana
  • coordinamento di tutte le unità mediche del Dipartimento nord est di Haiti

Di queste attività le visite, il reperimento di medicinali gratuiti, e il trasferimento di pazienti in ospedali specializzati sono ancora in corso.

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Campagna tesseramento soci 2010

ColorEsperanza è nata due anni fa, in questi due anni è cresciuta in fretta e sta diventando grande…

I primi mesi del 2010 sono stati intensissimi, la maggior parte delle nostre energie sono state assorbite dall’emergenza terremoto e dalla raccolta fondi; ciononostante siamo riusciti a presentare ben 4 nuovi progetti ad altrettanti enti finanziatori e a presidiare i progetti già in corso.

Ora entriamo in una fase di riflessione e riorganzizazione, che culminerà con la due giorni che stiamo organizzando per settembre.

Il direttivo uscente ha lasciato in eredità il difficile compito di fare un “salto di qualità”, per poter raccogliere a affrontare le tante sfide che stiamo incontrando.
Il direttivo neo-eletto ha preso in carico questo compito e lo ha tradotto in obiettivi prioritari e concreti , che sono quelli condivisi nell’Assemble dei soci e che ci sembra importante ricordare:

  1. Ampliare la partecipazione e allargare la base dei soci
  2. Rafforzare alcuni settori, che sono strategici per la vita dell’Associazione ma che ad oggi sono ancora in parte o del tutto scoperti.

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Notizie da Haiti: ci scrive Rafael Jimenez del Centro Bonò

Il Centro Bonò è una delle realà che abbiamo appoggiato subito dopo il terremoto ad Haiti con oltre 10.000 euro. Ci ha scritto Rafael Jimenez, una persona molto vicino a ColorEsperanza.
Qui di seguito trovate una parte della sua lettera, tradotta in italiano.

Da alcune settimane mi trovo in una zona di Haiti chiamata Kazal, una zona ad Ovest di Porto Principe che ha come capoluogo Kabaret. In questa zona la terra ha tremato tante volte ma fortunatamente le conseguenze non sono state disastrose come nella capitale.

Ho visitato alcune comunità della zona, il prossimo fine settimana passerò per La Vil (Porto Principe) andando verso Okay che si trova a circa quattro ore di viaggio ed è una zona molto colpita; al mio rientro vi continuerò a raccontare ciò che sto vedendo qui.

E’ interessante vedere come alcune comunità stanno, negli ultimi anni, organizzando l’educazione elementare. Pensate al fatto che i maestri che stanno dando una mano in questi posti sono pagati grazie al sostegno di amici di una comunità religiosa e ricevono in cambio qualcosa come circa 40 dollari al mese. Allo stesso modo succede con il poco cibo che ogni giorno distribuiscono tra i bambini cioè un pò di riso, un pò di grano e alcuni litri di olio. Sembra scandaloso, eppure, dopo tanti anni, è la prima scuola

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Vuoi fare uno stage con ColorEsperanza?

Associazione socio-culturale operante a Milano nell’ambito della solidarietà internazionale e delle politiche sociali ricerca giovane (22-30 anni) da inserire nel proprio staff per uno stage a tempo parziale, della durata i due mesi. Previsto rimborso spese, garantito adeguato percorso formativo e di affiancamento.
Settore di inserimento: progettazione sociale; mansioni: partecipazione all’équipe di progettazione per la costruzione e stesura di progetti, supporto di segreteria per la presentazione della richiesta di finanziamento; ricerca fondi nell’ambito di finanziamenti pubblici e privati.
Laurea in scienze umane e/ sociali, interesse per la progettazione sociale, il project management e il fund raising nel settore no profit; motivazione alle tematiche della cooperazione e solidarietà internazionale, capacità di lavorare in autonomia e per risultati. Richieste competenze informatiche di base (utilizzo pacchetti ms office ambiente pc e mac); elemento di preferenza ma non di esclusione sarà costituito da conoscenza della lingua spagnola e competenze teorico-pratiche pregresse nell’ambito della progettazione, programmazione budget e fund raising. Periodo stage: giugno-luglio, sede: Milano città (Lambrate).
Contatti: info@coloresperanza.org

La pioggia non è uguale per tutti (dalla Repubblica Dominicana)

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera da uno dei nostri partner dominicani, la ONG Oné Respe, che lavora nelle baraccopoli di Santiago e di Haina. Oné Respe è stata anche uno dei destinatari dei fondi raccolti dopo il terremoto ad Haiti per le azioni di sostegno ai profughi che ha messo in atto.

Abbiamo riassunto e tradotto alcuni passaggi della lettera, l’originale, in spagnolo, è disponibile qui:Viralata No. 65 La lluvia no es igual para todos.

Le piogge di ieri ad Haina hanno portato via sette abitazioni nella zona El Cacique e ne hanno inondate altre 35 e più situate a Bella Vista vicino al torrente che è esondato, come sempre, a causa dell’immondizia accumulata nei canali di scolo. Tutto perchè le acque non sono adeguatamente canalizzate, perchè le promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute e per la negligenza del governo. Insomma la solita vecchia storia.
Le case hanno subito danni irreparabili. Parecchie sono andate distrutte perchè già precarie o perchè costruite a ridosso del torrente, in aree alluvionali dove però la gente continua a tornare perchè non sa dove andare e non ha altro posto dove vivere.
La pioggia finisce così per mostrare quella disuguaglianza sociale frutto di una logica di potere che mette l’interesse economico e politico al di sopra del diritto alla vita.
Questa volta le piogge hanno colpito maggiormente gli immigrati haitiani da poco arrivati nella comunità di Bella Vista che per ovvie ragioni avevano occupato le residenze più povere situate in zone insicure, malsane e soggette a inondazioni.

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A tre mesi dal terremoto oltre 21.000 euro raccolti

ColorEsperanza ha scelto la data simbolica del 12 aprile, a tre mesi esatti dal terremoto che ha sconvolto Haiti, per chiudere la raccolta fondi straordinaria lanciata in quei terribili momenti.

La risposta che i simpatizzanti dell’associazione hanno messo in campo è stata incredibile. Abbiamo ricevuto più di 120 donazioni da singole persone e da altre associazioni per un totale di fondi raccolti che supera i 21.000 euro. A loro va il nostro grazie e il grazie delle persone che abbiamo potuto aiutare.
Rimaniamo convinti della bontà della nostra scelta di finanziare azioni messe in atto da associazioni, gruppi e ONG dominicane ed haitiane che fossero attive sul territorio da anni, che lo conoscessero e che avessero dimostrato provata capacità di gestione delle risorse e trasparenza. Abbiamo potuto sostenere quattro progetti in punti diversi dell’isola.
10.000 euro sono stati donati al Centro Bonò, una ONG dominicana che ha assunto il coordinamento di oltre 200 realtà locali e sta gestendo, in accordo con la popolazione, diversi centri a Port-au-Prince e in altre città haitiane e di confine. Qui un video di uno dei direttori del Centro.
I restanti fondi sono stati suddivisi tra la ristrutturazione di un orfanotrofio di Wanament (Haiti – frontiera nord) eseguita dalla parrocchia di Dajabon, l’ampliamento di una casa di accoglienza di Salcedo (Repubblica Dominicana) che ha accolto alcuni orfani haitiani e l’ONG Oné Respe che sta organizzando l’assistenza ai profughi haitiani giunti a Santiago ed Haina (Repubblica Dominicana).

Da ora in avanti, i fondi che raccoglieremo verranno destinati a progetti di sviluppo o ricostruzione che riguarderanno la popolazione colpita dal terremoto e la possibilità di creare una società più giusta ad Haiti.

I volontari di ColorEsperanza, nel mese di agosto, effettueranno un viaggio di conoscenza ed incontro con le realtà sostenute. Un grandissimo ringraziamento va, ancora, a chi ha creduto nella nostra associazione e continuerà a sostenerci nelle azioni di informazione, conoscenza ed incontro.

Da uno dei campi di Port-au-Prince
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